In breve
L'area mediorientale fornisce, da sola, poco meno di un terzo della produzione mondiale di petrolio. La storia delle attivita' estrattive in queste nazioni si spinge fino agli albori della civilta': gli oli minerali del medio oriente erano noti gia' agli antichi assiri. La dimensione industriale moderna del comparto petrolifero e' pero' stata raggiunta nel secondo dopoguerra, anche se l'interesse delle nazioni occidentali per quest'area era gia' forte nel precedente periodo colonialista.
Il piu' importante produttore dell'area e' l'Arabia Saudita: questo paese da solo fornisce piu' del 13% del greggio estratto annualmente nel mondo. Purtroppo, l'ammontare reale delle riserve arabe e' un segreto custodito con cura: i valori dichiarati, visibilmente gonfiati ai tempi dell'introduzione del sistema delle quote Opec, devono essere considerati sovrastimati. Problema che ritroviamo anche esaminando le riserve delle nazioni vicine.
Sebbene sede di produzioni e riserve importanti, quasi tutte le nazioni dell'area si devono considerate perlomeno prossime al raggiungimento del proprio picco di produzione nel campo del petrolio. Gli altalenanti andamenti delle attivita' estrattive dell'Iraq e dell'Iran, condizionati da vicissitudini militari e politiche, non possono nascondere la maturita' ormai raggiunta dalle loro produzioni.
Negli ultimi anni, la regione mediorientale ha sviluppato anche buone produzioni di gas naturale e di LNG; le frazioni gassose ottenute assieme ai petroli, un tempo sprecate, oggi vengono generalmente rivendute o impiegate in loco in attivita' industriali, o perlomeno vengono reiniettate nei giacimenti.
In generale, il medio oriente sembra avere discrete prospettive per il futuro; si possono pero' escludere grandi espansioni della produzione a breve termine.
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