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In breve

Lo sfruttamento dei combustibili fossili dell'area prende seriamente avvio nel XVIII secolo, col consolidarsi del potere delle colonie europee; la primissima industrializzazione del Nord America sfruttera' i legnami delle grandi foreste del tempo, rapidamente affiancati dai carboni fossili. Esemplare, in tal senso, l'ascesa ed il crollo delle produzioni di legname del Montana, ma anche il declino seguito dal carbone della Pennsylvania.

Questa regione si puo' giustamente considerare il banco di prova degli studi condotti sull'esaurimento delle risorse, specie minerarie; gli esempi di aree estrattive importanti ed ormai esaurite al punto da essere state dmenticate sono numerosi. Non e' casuale che tanti lavori importanti sul tema provengano da qui.

In senso generale, l'America del Nord e' un'area ormai matura per quanto concerne le risorse del sottosuolo. Le importazioni, specie nel caso del petrolio, sono ormai chiaramente prevalenti rispetto alla produzione locale. Questo problema si origina a partire dai primi anni '70, col ben noto deterioramento delle produzioni di petrolio statunitensi.

In definitiva, le recrudescenze nell'uso di carbone ed i tentativi di impiego di sabbie e scisti bituminosi canadesi non sono altro che l'effetto della carenza di petroli convenzionali; ad oggi, queste fonti non sembrano avere sopperito alla carenza di greggio americano.